GASts
gruppo di acquisto solidale
in
questa pagina trovate suggerimenti pratici per autoprodurre:
Vi mando una ricettina di crackers fatti da me,
sono
rapidi, sani e gustosissimi.
Ho rielaborato una ricetta presa dall'archivio del sito di
www.Coquinaria.it.
750 g di farina
170 g di olio exv
1 bicchiere d'acqua
1 cubetto di lievito di birra (25 g)
sale e aromi a piacere
In una ciotola versare la farina aggiungere l'acqua appena tiepida e il
lievito
sbriciolato, lasciare riposare mentre preparate il resto degli
ingredienti
(così darete il tempo al lievito di sciogliersi). Preparate
l'olio
e gli aromi che intendete usare, potete scegliere che gusto dare ai
vostri
crakers: rosmarino tritato finissimo, un misto di rosmarino e salvia,
olive,
oppure se i vostri figli hanno assaggiato da qualche compagno quegli
orribili
crackers gusto pizza e vi stressano di comprarglieli potete aggiungere
1 cucchiaio
di passata di pomodoro, del grana grattugiato e dell'origano; insomma
potete
inventarvi qualsiasi gusto vogliate (sesamo, curry, peperoncino.....)
Unite anche l'olio, gli eventuali aromi (potete anche decidere di farli
semplicemente
al naturale: sono ottimi), il sale ed impastate bene tutti gli
ingredienti
assieme. Mettete a lievitare per 1 h 1 e 1/2 h.
Tirate delle sfoglie sottili (ottima la macchinetta perfare la
sfoglia), poggiate
le striscie ottenute sulla teglia del forno foderata di carta forno
tagliate
con una rotella tagliapasta, spolverizzate con il sale e spennelate con
poco
olio.
In forno a 200/220 per 10/15 minuti ( controllate spesso e regolatevi
poi
secondo il vostro forno, io ado ad occhio perciò non riesco ad
essere
precisa nel darvi indicazioni) Staccate i crackers che dovessero essere
ancora attaccati fate raffreddare e poi riponete in scatole di latta,
si
mantengono croccanti per diversi giorni. Buona autoproduzione
Cristina
un'amica di manitese mi manda questo interessante dossier su come fare
le
pulizie di casa, il bucato, ecc... in maniera veloce e senza prodotti
inquinanti
a presto ! Mariella e Andres
LAVARE LA BIANCHIERIA
La soluzione migliore, più economica e versatile è il
sapone
di Marsiglia. A scaglie, in panetto o liquido, soddisfa ogni esigenza.
Bisogna
assicurarsi che sia vero sapone di Marsiglia, ovvero ottenuto solo con
materie
di origine vegetale.
BUCATO A MANO
Fare sciogliere in poca acqua calda il sapone di Marsiglia in scaglie
(50
gr. per 5 litri d'acqua) o in panetto. Va bene sia per i delicati che
per
il bucato normale.
BUCATO IN LAVATRICE
Fare sciogliere il sapone di Marsiglia in scaglie ( 70/90 gr. per 5 kg.
di
bucato, a seconda della durezza dell'acqua). Oppure mettere
direttamente
nel cestello. Un vasetto di yogurt corrisponde circa ad 80 gr. In
genere
oltre i 40°C il sapone di Marsiglia tende a fare troppa schiuma. A
meno
che il bucato non sia molto sporco lavare a 40°C è comunque
più
che sufficiente In tutti i casi si può usare il Marsiglia
liquido,
è un po' più comodo ma è più caro ed
è
spesso additivato con sostanze come ammorbidenti o tensioattivi. Si
puo'
però ottenere del sapone di marsiglia liquido fatto in casa
grattando
1 panetto di sapone con la grattugia a fori grandi (quella per le
carote),
si mette in una tanica e si aggiungono 2 lt di acqua; dopo 24 h o anche
meno
il sapone si e' sciolto e si ottiene una pasta piu' o meno densa che
puo'
essere usata sia per il bucato in lavatrice che a mano che come sapone
liquido
per le mani. Un detersivo a basso impatto ambientale è
rappresentato
dalla lisciva, ovvero carbonato di sodio derivante dalla lavorazione
della
salgemma. Privo di schiumogeno, è un sale e si scioglie in acqua
(è
biodegradabile al 100%). Ha un unico inconveniente: è aggressivo
per
la pelle, è perciò preferibile lavare con i guanti
AMMORBIDENTE
E' un prodotto evitabile; un'alternativa è aggiungere un
bicchiere
di acqua e aceto bianco nella vaschetta del detersivo nell'ultimo
risciacquo.
L'aceto puo' essere messo direttamente nella vaschetta
dell'ammorbidente
della lavatrice. Inoltre svolge l'utile funzione di sciogliere il
calcare
che si deposita nelle parti della lavatrice.
SBIANCANTE
Per sbiancare i capi la candeggina è sicuramente il prodotto
più
efficace. Purtroppo è molto inquinante, non dovrebbe essere
smaltito
nel lavandino. Le alternative sono: 1) stendere i capi al sole
(l'effetto
sbiancante è abbastanza blando e dipende dalla latitudine) 2)
bollire
in acqua alcune fette di limone ed immergervi i capi di cotone (azione
blanda)
3) utilizzare, al posto degli sbiancanti a base di perborato (tipo
Omino Bianco),
il percarbonato. Il perborato è un composto inquinante, esso
è
inoltre presente nei detersivi tradizionali. Il percarbonato è
composto
in massima parte da pietra calcarea e sale. Si trova nei negozi
ecologici.
SAPONE FATTO IN CASA
Il sapone si può fabbricare anche in casa, basta avere a
disposizione
una superficie all'aperto, perché si usa la soda caustica che
è
preferibile non inalare. esistono due diversi procedimenti: a caldo e a
freddo
SAPONE A FREDDO
Kg. 5 di grasso (strutto, olio, anche olio da frittura filtrato) kg. 1
di
soda l. 7 di acqua In un recipiente anche di plastica
sciogliere
la soda nell'acqua (usare dei guanti) girarla per poco tempo con un
bastone
di legno. La soda dovrebbe reagire sviluppando calore. Fare questa
operazione
all'aperto o in un lovcale ben areato dove non si sosta. Mescolare in
un
grande paiolo di acciaio o di rame smaltato (evitare assolutamente
l'alluminio)
il grasso, aggiungere a poco a poco la soda con attenzione sempre
mescolando
con un bastone. Stenderlo in recipienti piani oliandoli un poco e
lasciare
raffreddare, coprendo con panni di lana in maniera che non subisca
sbalzi
di temperatura. Il giorno dopo tagliarlo in pezzi e poi quando è
ben
secco staccarlo.
SAPONE A CALDO
Kg. 6 di grasso (strutto, olio, anche olio da frittura filtrato) kg. 1
di
soda l. 3 di acqua Mescolare acqua e soda come nella
ricetta
precedente. Aspettare che la soda si abbassi alla temperatura di circa
35°C
(ci vogliono circa due ore). Poco prima portare il grasso a temperatura
analoga.
Togliere dal fuoco e unirvi la soda. Stenderlo in recipienti piani e
procedere
come nella ricetta precedente.
Il sapone si può fare stagionare per renderlo più
"secco". Si
può usare per lavare i panni ma anche per i piatti. Con il
procedimento
a caldo si ottiene un sapone migliore, più raffinato. Quando si
adopera
olio di oliva è consiglibile mescolarlo con olio di palma o di
cocco,
che sono più densi e pastosi.
LAVARE I PAVIMENTI.
Per le piastrelle, per il cotto e per il parquet verniciato (non
poroso) versare
un bicchiere di aceto bianco in un secchio di acqua calda;
risciacquare.
Alternativamente si possono utilizzare i panni "magici" costituiti di
fibre
di poliestere che non necessitano di alcun detersivo.
PULIRE I VETRI.
Imbibere la carta di quotidiano di alcool e appallottolarla. Il
risultato
è ottimo anche perché l'inchiostro aiuta a far
risplendere
i vetri.
PULIRE LA CUCINA
In questo ambito sono fondamentali: bicarbonato, aceto, limone e sale.
RICETTA PER DETERSIVO PER I PIATTI
Questo sapone si puo' usare sia per la lavastoviglie che per il
lavaggio
a mano. Non fa schiuma e nel caso del lavaggio a mano si mette
direttamente
un po' della crema ottenuta sulle stoviglie o sulla spugnetta. Non si
ottengono
grandi risultati se si devono pulire le stoviglie da grassi animali
(una padella
in cui sono state cotte le salsicce, per intenderci), ma per tutti gli
latri
casi sgrassa bene e lascia un gradevole profumo. 3 limoni di media
grandezza
200 gr di sale grosso 100 ml di aceto 400 ml di acqua tagliare i limoni
a
pezzi con tutta la buccia, frullare i limoni con il sale e l'aceto fino
a
far diventare l'impasto una crema uniforme, aggiungere l' acqua e far
bollire
sul fuoco per 10-15 minuti in maniera che si addensi un po', mescolando
con
una frusta o con un mestolo. Conservabilita' 15 giorni.
PULIRE STOVIGLIE ANNERITE.
Immergere l'oggetto o riempirlo di acqua bollente aggiungere un
cucchiaio
di bicarbonato. Lasciare riposare per tre ore poi sciacquare. Questo
metodo
è molto efficace ed è consigliato per le teiere e le
caffettiere,
che non dovrebbero essere pulite con del detersivo. Per le pentole in
alluminio
non usare il bicarbonato ma le pagliette fini e il detersivo.
PULIRE LA BISTECCHIERA.
Dopo l'uso pulirla con la mollica di pane (rimane comunque un po'
unta).
Per togliere gli odori coprirla di acqua calda con alcune gocce di
limone.
PULIRE I FORNELLI.
Passare con una spugna imbevuta di acqua calda e bicarbonato oppure
acqua
calda e aceto bianco. L'aceto è sgrassante e rende le superfici
luminose;
particolarmente indicato per i fornelli in acciaio. Gli sgrassanti in
crema
dovrebbero essere evitati perché contengono ammoniaca.
Decisamente
migliori gli sgrassanti in polvere a base di quarzo polverizzato.
PULIRE IL FORNO.
Sono da evitare assolutamente i prodotti in spray specifici (contengono
soda
caustica, solventi e molte altre sostanze nocive). C'è anche il
rischio
di non riuscire a rimuoverli del tutto. I residui rimanenti negli
interstizi
del forno si liberano sui cibi cotti successivamente. La prima regola
è
pulire il forno spesso, utilizzando acqua calda in cui sia stato
sciolto bicarbonato
e/o limone e/o aceto bianco.
PULIRE IL TAVOLO DI MARMO.
Passare una spugnetta imbevuta di una miscela di polvere di pomice e
aceto
bianco.
TOGLIERE GLI ODORI SGRADEVOLI DALLE STOVIGLIE.
Utilizzare acqua calda e succo di limone; funziona anche per togliere
l' odore
di uovo e per lo scarico del lavandino.
PULIRE SUPERFICI LAVABILI.
Utilizzare una miscela di aceto bianco e acqua calda.
PULIRE IL BAGNO.
Vale quanto detto per le creme sgrassanti (vedi PULIRE I FORNELLI).
DETERGENTE PER SANITARI:
25 gr di acido citrico (=succo di 1 limone) 210 ml d'acqua 10 ml (= 1
cucchiaio
da minestra) di normale detersivo per stoviglie 5 gocce di olio
essenziale
al limone L'olio essenziale serve come leggero conservane e
disinfettante,
oltre che per il profumo. Il detersivo per stoviglie serve ad
emulsionare
l'olio essenziale. Come prepararlo: far sciogliere bene l'olio
essenziale
nel detersivo, aggiungerci lentamente l'acqua ed il succo di limone,
mescolare.
Conservabilita' 3 mesi.
PULIRE IL WATER.
Versare un bicchiere di aceto caldo, oppure utilizzare lo scopino su
cui
si è versato bicarbonato.
DISGORGARE I TUBI DI SCARICO
L'azione preventiva consiste nell'utilizzare le griglie per i
lavandini.
Per prima cosa provare col seguente metodo: versare sopra lo scarico 4
cucchiai
di sale grosso, poi 4 cucchiai di bicarbonato ed infine una pentola di
acqua
bollente. Questo metodo è utile in caso problemi lievi. Se non
funzionasse
bisogna comunque ricorrere ai disgorgatori tradizionali che,
però,
sono delle vere e proprie bombe chimiche.
PULIRE pulire pulire RAME E ARGENTO.
Passare con un panno morbido e succo di limone, risciacquare con acqua
fredda.
ALLUMINIO.
Strofinare con un panno imbevuto di succo di limone, risciacquare con
acqua
calda.
BRONZO
Strofinare con un panno imbevuto di alcool.
OTTONE.
Strofinare con un panno imbevuto di aceto bianco e sale nella stessa
quantità.
AVORIO.
Strofinare con un panno imbevuto di latte tiepido miscelato con succo
di limone.
OGGETTI IN PORCELLANA FINE.
Strofinare con un panno imbevuto di acqua fredda e succo di limone.
STIPITI E ZOCCOLI IN MARMO.
Strofinare la parte interna della buccia della mela. Sembra strano ma
funziona.
OGGETTI IN PERGAMENA.
Pulire con una soluzione composta da mezzo litro di acqua e mezzo
cucchiaio
di aceto bianco.
MOBILI ANTICHI O IN LEGNO MASSELLO O LUCIDATI A CERA.
Il metodo più semplice è spolverare il mobile, passare un
generoso
strato di cera vergine d'api con un panno di lana, lasciare riposare
2/3
ore, poi lucidare energicamente con un panno di lana. La cera vergine
si
trova facilmente anche nelle mesticherie. Questo metodo è
efficace
anche come antitarme. Un altro metodo consiste nel passare
periodicamente
dell'olio di lino per mobili o dell'olio di noce (per mobili scuri).
TOGLIERE LE MACCHIE DI UNTO SUI MOBILI.
Coprire subito la macchia con sale fino e borotalco. Dopo un quarto
d'ora
asportare con un panno appena umido.